Torta mimosa – Cucinare Meglio – Ricetta

Ingredientitorta-mimosa

  • 500 g di pan di spagna
  • 3 tuorli d’uovo
  • 3 cucchiai di farina bianca
  • 50 cl di latte parzialmente scremato
  • 1/2 cucchiaio di scorzette di limone
  • 1 bustina di vaniglina
  • 75 cl di acqua
  • 3 arance bionde
  • 240 g di zucchero

Preparazione:
Fate scaldare il latte in un pentolino. Montate in una casseruola con un fondo ad alto spessore le uova con lo zucchero, la farina setacciata e la vaniglia. Mescolate con cura fino a quando gli ingredienti si saranno amalgamati ed aggiungete il latte caldo. Eseguite questultima operazione mescolando velocemente con una frusta, altrimenti il latte caldo potrebbe far rapprendere le uova. Immergete la scorza pulita del limone e mettete la casseruola sul fuoco basso, mescolando continuamente finché non raggiunge lebollizione. Togliere la crema dal fuoco prima che si formino dei grumi e togliete la scorza di limone. Fate raffreddare e aggiungetevi la panna montata con un po di vaniglia. Finita la preparazione della crema iniziate quella dello sciroppo. Mettere lacqua, la buccia di tre arance, lo zucchero e il liquore in una pentola, facendo bollire per 10 minuti. Togliete dal composto le bucce darancia e lasciate raffreddare. Tagliate il pan di Spagna in due dischi orizzontali. Scavate la parte inferiore della torta formando una cavità in cui mettere la crema chantilly, lasciandone da parte un terzo circa per la copertura. Spennellate di sciroppo le due parti di torta e richiudete con il disco superiore rovesciato. Spalmate la crema chantilly sulla superficie e sui bordi della torta, coprite con la mollica sbriciolata, premendo leggermente per farla aderire. Sistemare la torta su un vassoio e tenere in frigo fino al momento di servirla.

Ricetta e foto da: Torta mimosa – Cucinare Meglio – Ricetta.

Tajine di pollo allo zenzero

Tajine di pollo allo zenzero

 

Tajine

Il tajin o tajine (arabo طاجين ; il termine è berbero e arabo dialettale) è un piatto di carne in umido tipico della cucina nordafricana, e in particolare marocchina, che prende il nome dal caratteristico piatto in cui viene cotto.
Il piatto tradizionalmente è fatto interamente di terracotta, spesso smaltata o decorata, ed è composto da due parti: una parte inferiore piatta e circolare con i bordi bassi, ed una parte conica superiore che viene appoggiata sul piatto durante la cottura.
La forma del coperchio è pensata per facilitare il ritorno della condensa verso il basso e presenta sulla sommità un “pomello” che ne facilita la presa.
La parte inferiore viene usata per servire il piatto in tavola.
I tajine più conosciuti sono il mqualli (pollo con limone e olive), il kefta (polpette e pomodori) e il mrouzia (agnello con prugne e mandorle).

Fonte: wikipedia

Ingredienti:Tajine_di_pollo allo_zenzero_

  • 1 pollo (circa 1 kg)
  • 25 g di zenzero fresco
  • 2 cucchiai di curcuma grattugiata
  • 3 spicchi d’aglio
  • 200 ml brodo di pollo o acqua
  • 100 g di olive nere o verdi
  • 400 g di pomodori
  • 1 limone
  • 3 cucchiai di olio di arachidi
  • sale e pepe

Preparazione:
Lavare il pollo e farlo passare attraverso la fiamma su tutti i lati per eliminare ogni presenza di piume e tagliarlo a pezzi. Mettere i pezzi di pollo in una ciotola e mescolare con lo zenzero e l’aglio grattugiato, la curcuma, il sale e il pepe.
Coprire la ciotola e lasciarla in frigorifero per 30 minuti.
Scaldare l’olio di arachidi in una padella in ceramica e cuocere i pezzi di pollo su entrambi i lati fino a doratura (circa 10 minuti).
Spostare i pezzi di pollo nella pentola tajine, aggiungete i pomodorini tagliati e le olive. Aggiungere 200 ml di brodo e predisporre lungo i bordi interni fette sottili di limone,
Coprire con coperchio e inserite in forno preriscaldato a 180°  per 70-80 minuti.

Roastbeef di capriolo

Antonio Zuffi – cacciatore e “gourmet amateur” – ci omaggia con alcune fantastiche ricette a base di capriolo.

Consigli:
Prima di iniziare qualunque ricetta occorre verificare la provenienza della carne che si andrà ad utilizzare e principalmente:

  • Corretto trattamento della spoglia al momento dell’abbattimento.
  • Rispetto delle norme igienico-sanitarie.
  • Frollatura della carcassa.

Ricetta del roastbeef di capriolo 

Ingredienti:

  •  muscolo di coscia ( fesa, sottofesa,noce)
  •  olio di oliva
  • Salvia e rosmarino
  • Brodo di capriolo
  • Un bicchierino di gin o grappa
  • Succo di limone, sale e pepe

Consiglio, almeno un giorno prima di ogni preparazione di lasciare la carne, dopo averla scongelata,avvolta in uno strofinaccio bianco di cotone per farla asciugare, ottimi i teli utilizzati in macello.

Procedimento:
Riscaldare abbondante olio d’oliva in un tegame alto una decina di centimetri, quando l’olio sarà ben caldo si appoggia delicatamente la carne, la salvia ed il rosmarino e la si fa rosolare a fuoco vivace da entrambe le parti senza forarla. Si fiammeggia con il gin o la grappa e si continua la cottura per una quindicina di minuti aggiungendo il brodo poco alla volta per evitare che si attacchi.
A cottura ultimata la si lascia riposare coperta fino al completo raffreddamento.
Al momento di servire la si taglia a fette molto sottili (max 2mm.), meglio se con l’affettatrice e dopo avere disposto le fettine in un piatto di portata abbastanza largo, la si condisce con olio d’oliva al quale avremo aggiunto alcune gocce di limone, sale, pepe, amalgamando il tutto e sbattendo la salsina (citronette) con l’aiuto di una frusta o una forchetta.
In alternativa la salsina la si fa riscaldando il fondo di cottura, si aggiunge  mezzo bicchiere di vino bianco, con l’aiuto di un cucchiaio di legno si raschia delicatamente il fondo raccogliendo gli umori della carne facendo in modo che si sciolgano uniformemente. Si riduce la salsa fino a creare un composto abbastanza denso e dopo avere spento il fuoco si aggiunge una noce di burro per ammorbidire l’intingolo e dopo averlo filtrato con un colino è pronto per l’uso.

Questa è una base importante che può essere, con l’aggiunta di frutta ( ribes, lamponi, mirtilli, mele ecc) ed altri ingredienti essere utilizzata per altre ricette. La si può conservare in congelatore.

Servire con patate al forno, spinaci selvatici al burro, carotine e spinaci saltati in padella, delicate insalatine con erbe profumate e a piacere con confetture di ribes o mirtilli

Antipasto di carote, mele e radice di rafano

  Ingredienti:

  • 200 g di carote
  • 200 g di mele
  • 10 g di radice di rafano
  • 200 ml d’acqua
  • 12 g di sale
  • 20 g di zucchero
  • 80 g di panna acida

 Per la decorazione:

  • aneto
  • una metà di limone

 Preparazione:
Pulite le carotte e le mele, la radice di rafano e tagliateli a “julienne”. Portare ad ebollizione in acqua salata con l’aggiunta di di zucchero.
Scolate e coprite con acqua calda salata, quindi conservare in frigo.
Prima di servire, tirate fuori dal frigo, scolate l’eccesso di salamoia, quindi versate sull’antipasto la panna acida e decorate con l’aneto e una fetta di limone.


Pastiera fra le nuvole

Roberto ci delizia con un’altra “chicca”.

Ingredienti:
Per la frolla:

  • 125 g di farina 00
  • 50 g di zucchero
  • 75 g di burro
  • 1 tuorlo
  • un pizzico di sale
  • scorza grattugiata di un limone

Massa I:

  • 380 g di ricotta di pecora
  • 150 g di zucchero
  • 250 g di grano
  • una dose di crema pasticciera
  • scorza grattugiata di un limone
  • 1 fialetta di acqua di fiori d’arancio
  • 140 g di arancia candita
  • 1 cucchiaino e 1/2 di agar-agar

Massa II:

  • 250 g di albumi
  • 200 g di zucchero
  • un pizzico di sale

Massa III:

  • 380 g di arance
  • 380 g di zucchero
  • 1/2 cucchiaino di agar-agar

Preparazione:

Un sacco di ingredienti, ma a parte le gelatine, sono esattamente quelli usati per la pastiera originale, solo che vengono adoperati diversamente ed in modo più elaborato e complesso, per dare una sofficità unica al semifreddo.

A parte la frolla che va preparata con ore d’anticipo e lasciata in frigo, sia la cottura di questa che tutte le altre masse, vanno preparate sul momento ed assemblate subito per via delle gelatine che non possono aspettare troppo.
Preparare dunque la frolla mettendo il tutto nel mixer, azionare poco e conservare in frigo avvolta nella pellicola.
Accendere il forno a 180°, stenderla la pasta a 1/2 cm in forma rettangolare da circa 30×20 e metterla su una teglia rivestita da carta forno, cuocere per 20 mn.
Appena tirata fuori dal forno rifilare la pasta con una sagoma in acciaio rettangolare senza fondo da 30x20x4; eliminare gli avanzi esterni della pasta e lasciare raffreddare in questo modo.
Per il grano, io non lo uso tal quale come si compra nei barattoli, ma lo metto in un tegame con un pizzico di sale, un cucchiaio di zucchero, una noce di burro, la scorza grattugiata di un limone e mezzo bicchiere di latte; lo faccio cuocere finché diventi una crema e lo lascio raffreddare. Risultano circa due porzioni, una la uso subito e l’altra la congelo.
Preparare la crema pasticciera  classica con 1/4 di litro di latte, 2 tuorli, 70 gr. di zucchero e 20 gr. di farina. Appena rassodata aggiungere l’agar-agar; sobbollire per un paio di minuti. Per farla raffreddare, girare spesso o mettere la pellicola a contatto. L’agar-agar è una gelatina di origine vegetale, estratta da alghe, mentre la “colla di pesce” o gelatina in fogli o polvere più comune è estratta da animali o pesci; questa rende le preparazioni un po’… gommose, l’agar-agar, invece, lascia la struttura naturale delle masse e risulta dunque più piacevole in bocca.
Mescolare la ricotta con lo zucchero, aggiungere il grano, gli aromi e l’arancia candita.
Mescolare crema e ricotta e mettere da parte.
In un pentolino mettere lo zucchero della massa II con un po’ d’acqua e porre sul fuoco. Quando inizia a bollire bene, mettere gli albumi ed il sale nella planetaria e montarli fermi; quando lo zucchero avrà raggiunto i 121° versarlo a filo sugli albumi sempre con la macchina in veloce movimento. Continuare fino a raffreddamento. Il titolo “fra le nuvole” si riferisce ovviamente a questa meringa: se ben eseguita sembra davvero una nuvola!
Mescolare delicatamente la meringa alla crema e versarla sulla base frolla nella forma rettangolare e livellare bene. Porre in congelatore.
Quando si vuole o si ha tempo tagliare a fettine sottilissime le arance e queste a piccoli pezzetti; porre sul fuoco con lo zucchero, girare spesso e dal bollore cuocere per 4 mn. Aggiungere l’agar-agar e mescolare bene. Fare raffreddare e versarle sul semifreddo livellando bene; riporre in congelatore.
Per sformarlo poggiare il semifreddo su un supporto e fiammeggiare il bordo con un cannello; far scivolare il ferro sul tavolo, spostare il dolce su un ripiano e tagliarlo a piacere. Per gustarlo farlo scongelare in frigo anche solo per un paio d’orette.

Ricetta e foto di Le Tentazioni di Roberto