spaghetti alla chitarra alla ‘nduja


Ingredienti
(per 4 persone):

  • 360 g di spaghetti alla chitarra (pasta fresca)
  • 50 g di parmigiano grattuggiato
  • 100 g di pecorino stagionato
  • 4 cucchiai di ‘nduja
  • 1 confezione di panna
  • 50 gr di burro
  • 4 uova (solo i tuorli)
  • sale

Preparazione:
Lessate gli spaghetti in abbondante acqua salata. Nel frattempo, in un tegame fate fondere il burro e uniteci la’ nduja. Sbattete in una terrina i tuorli con il pecorino, salate e amalgamateli alla panna. Uniteli alla ‘nduja.Scolate gli spaghetti e versateli nel tegame col sugo. Date una bella girata e spruzzateci sopra il parmigiano grattugiato.

Filetto di pesce persico stufato con la panna acida

 Ingredienti:

  • 120 g di filetto di persico
  • 10 g di farina
  • 150 g di patate
  • 50 g di capperi
  • 100 g di funghi
  • 10 g di verdura
  • 30 g di maionese
  • 20 g di panna acida
  • 30 g di parmigiano reggiano
  • 50 g di brodo
  • 20 g d’olio vegetale

Preparazione:
Sbucciate le patate, tagliatele a dadini e friggetele in una padella. Tagliate il pesce in pezzi di media grandezza, mettete in una padella e farlo rosolare su ambo i lati. In un’altra padella fate rosolare i funghi triturati. Mettete in una pentola le patate, i funghi, i capperi e il filetto di pesce, formando degli strati. Versate sopra la panna acida e la maionese. Mettete in forno e cuocete a fuoco lento, aggiungendo il brodo, per 10-15 minuti. Cospargete con parmigiano grattugiato e la verdura tritata, poi mettete in forno e cuocete fino a quando il formaggio sara fuso.

Antipasto di carote, mele e radice di rafano

  Ingredienti:

  • 200 g di carote
  • 200 g di mele
  • 10 g di radice di rafano
  • 200 ml d’acqua
  • 12 g di sale
  • 20 g di zucchero
  • 80 g di panna acida

 Per la decorazione:

  • aneto
  • una metà di limone

 Preparazione:
Pulite le carotte e le mele, la radice di rafano e tagliateli a “julienne”. Portare ad ebollizione in acqua salata con l’aggiunta di di zucchero.
Scolate e coprite con acqua calda salata, quindi conservare in frigo.
Prima di servire, tirate fuori dal frigo, scolate l’eccesso di salamoia, quindi versate sull’antipasto la panna acida e decorate con l’aneto e una fetta di limone.


Macaron

Ingredienti:
Per le meringhe:

  • 180 g di albume
  • 200 g di zucchero semolato
  • 1 pizzico di sale
  • 180 g di nocciole tostate
  • 25 g di cacao amaro
  • 160 g di zucchero a velo
  • coloranti vari

Per la crema di nocciole:

  • 70 g di nocciole tostate
  • 80 g di zucchero
  • 70 g di panna
  • 50 g di cioccolato fondente
  • 50 g di cioccolato bianco

Preparazione:
Ho modificato il gusto originale che prevede mandorle ma ho usato le nocciole, più saporite. Certo le mandorle conservano meglio il colore chiaro della meringa, preferibile se si aggiungono i coloranti; in questa versione c’è pure il cacao che con le nocciole…
Per prima cosa mettere in frigo per qualche ora le nocciole in modo che siano ben fredde e non tirino fuori l’olio durante la macinatura. Unire zucchero a velo e nocciole e tritarle molto finemente; se si fanno i macaron al cioccolato, a questo impasto si aggiunge il cacao setacciato e si mescola bene, altrimenti lasciare le polveri così. Prelevare un po’ dell’albume e amalgamarlo alle farine, quanto basta per ottenere una crema omogenea ed ancora solida.
Mettere in un pentolino sul fuoco lo zucchero semolato con un po’ d’acqua, non importa quanta, solo per bagnarlo, tanto poi evapora, e raggiungere la temperatura di 119°. Mettere i restanti albumi nella planetaria con il sale ed azionare per farli montare bene; versare a filo lo sciroppo con la frusta sempre in notevole movimento; se si fanno i macaron colorati, terminato lo sciroppo versare i coloranti scelti direttamente dentro la ciotola e lasciare che si freddi il tutto con le fruste sempre in movimento. Si dovrà ottenere una massa compatta, profumata e deliziosa, buona anche così, considerato che gli albumi si sono pastorizzati col calore dello sciroppo. Questa si chiama “meringa italiana“.
Nel frattempo preparare varie teglie rivestite con carta forno.
Prelevare un po’ della meringa e ammorbidire la crema preparata (se si preparano quelli al cioccolato, io a questo punto aggiungo 3 cucchiai di rum e mescolo bene: renderà il risultato finale della giusta consistenza, visto che si è aggiunto il cacao che tende ad asciugare, e donerà un profumo in più ai dolcetti). Aggiungere in più volte la meringa ed amalgamare delicatamente.
Versare il preparato in un sac-à-poche o con bocchetta da 8 mm. o anche solo tagliato e basta, come faccio io. Formare tante palline, tutte uguali, e lasciarle riposare all’aria per almeno un quarto d’ora, questo creerà una pellicola lucida e senza “picchi” che in cottura rimarrà rigida, facendo dilatare le meringhe solo sulla base a causa del maggior calore delle teglie, formando così l’aspetto tipico.
E’ incredibile, sono anni che mi dedico alla pasticceria, scopro ogni giorno cose nuove e sono molto curioso ed attento ad imparare in ogni momento, ma davanti a certe genialità continuo a meravigliarmi!
Accendere il forno a 180°. Alcuni usano il forno ventilato, pure io per le meringhe classiche che devono asciugare e non cuocere, ma in questo caso preferisco quello statico per non compromettere il colore del prodotto finale.
Infornare e cuocere per 12 mn., avendo l’accortezza di aprire lo sportello un paio di volte solo verso la fine per fare uscire l’umidità.
Per la crema, qui ne allego solo un tipo alle nocciole, ma si possono usare di tutti i gusti e aromi, sbizzarrendosi così in fantasiose combinazioni di colori e sapori. Mettere sul fuoco la panna, scaldare ed aggiungere i due cioccolati fuori dal fuoco, sciogliere bene. Fare un caramello biondo con lo zucchero ed un po’ di acqua e versarlo sulle nocciole poste su una carta forno e questa su un marmo o legno. Far leggermente raffreddare e mettere nel mixer; frullare molto, fino ad ottenere una crema fluida che si chiama “pralinato“.
Unire i due composti e lasciare in frigo a rassodare un pochino.
Con un sac-à-poche mettere un po’ della crema sulla base delle meringhe, la metà del totale, e con le altre unirle a mo’ di panino, con molta delicatezza essendo fragilissime, prendendole solo per il bordo. Lasciare riposare i macaron per qualche ora, anche se il giorno dopo sono ancora più buoni, conservati ermeticamente.
Consiglierei di non metterli in frigo perché tendono ad assorbire umidità, ma se ben chiusi va anche bene.

Ricetta e foto di Le Tentazioni di Roberto

Bicchierini di cioccolato al rum

Bicchierini di cioccolato al rum
Ingredienti
:
Per i bicchierini:

  • 400-450 g di cioccolato fondente al 61 %

Per la crema:

  • 150 g di cioccolato fondente al 61%
  • 130 g di panna liquida
  • 20 g di burro
  • 20 g di glucosio
  • 25 g di rum

Per le cupolette:

  • 400 gr. di gelatina di frutta a piacere
  • 1 cucchiaino raso di agar-agar
  • gelatina neutra q.b.




Preparazione:
Con queste dosi si possono ottenere dai 24 ai 28 bicchierini.
Il cioccolato per i bicchierini sembra tanto, ma se si vuole procedere con serenità è meglio abbondare, tanto quello che avanza si conserva esattamente come un cioccolato normale e si può ritemperare o utilizzare come si vuole.
Per gli stampi è meglio usare quelli in policarbonato che altri in silicone o plastiche semirigide. Invece, per le gelatine sono utili quelli in silicone.
Per il temperaggio consiglio vivamente di procurarsi un termometro. Sciogliere il cioccolato a bagno-maria o nel microonde e raggiungere la temperatura di 50° mescolando con cura e spesso; porre la pirofila in un bagno-maria freddo e scendere rapidamente a 29° sempre mescolando con una spatola. Riporre la pirofila nel bagno-maria caldo e arrivare in pochi secondi a 31°: il temperaggio (chiamato più correttamente ”precristallizzazione”) è pronto.
Versarlo subito nello stampo e con un tarocco di ferro distribuirlo con cura e velocemente in modo che tutti gli spazi risultino pieni di cioccolato. Sbattere con vigore lo stampo sul piano di lavoro in modo che eventuali bolle d’aria possano uscire, attendere qualche secondo e rovesciare l’eccesso su di un foglio di carta forno; squoterlo bene in modo da accelerare la fuoriuscita del cioccolato, lasciarlo capovolto e porlo in frigo a rapprendere.
Quando si sarà indurito bene, eliminare le “code”, ossia le sbavature dei bordi, con il tarocco di ferro, battere lo stampo sul piano di lavoro, far cadere i bicchierini ed ammirare le creature lucide e cristalline.
Per la crema mettere la panna e il glucosio sul fuoco e scaldarli; versare il cioccolato sminuzzato e far sciogliere bene. Aggiungere il burro e sciogliere bene, infine il rum o Grand Marnier o Marsala.
Infine per le gelatine basta scaldare bene quella scelta, aggiungere l’agar-agar, sobbollire per un paio di minuti e versarla negli stampini; far raffreddare e porre in congelatore
Un appunto su queste gelatine: contenendo molto zucchero non si solidificheranno mai essendo questo ingelivo, quindi nel toglierli dallo stampo bisogna prestare attenzione per non disfarli.
Per assemblarli versare la crema in un sac-à-poche e distribuirla nei bicchierini fino all’orlo, mettere le gelatine sopra e lucidare con la gelatina neutra.
Assemblati completamente si possono congelare molto bene e bastano una decina di minuti per scongelarsi: possono essere una sorpresa per ospiti improvvisi o quando non si ha tempo di preparare altro: sono sempre fantastici e spettacolari!

Ricetta e foto di Le Tentazioni di Roberto