Capriolo al profumo di tartufo

Ingredienti:

  • polpa magra e frollata di capriolo ( lombata, fesa, sottofesa, noce)
  • olio d’oliva
  • salvia e  rosmarino
  • sale e pepe
  • funghi porcini ( in alternativa champignon)
  • brodo di capriolo
  • olio tartufato
  • radicchio trevisano
  • pinoli
  • aceto di mele

 Preparazione:
Cuocere la carne di capriolo, dopo averla lavata e asciugata, con lo stesso procedimento ed ingredienti della cottura eseguita per il roastbeef , a cottura ultimata mantenerla in caldo.
Tritare molto finemente il radicchio trevisano e condire con aceto di mele, sale, olio di oliva e pinoli, posizionarlo poi al centro di un piatto creando una forma  di isola, saltare in padella per alcuni minuti i funghi con un poco di olio mantenendoli croccanti, aggiustare di sale e pepe, tagliare le fette di carne in modo uniforme di almeno 5-10 mm, adagiarle sopra l’isola di radicchio lasciando lo spazio all’interno per i funghi. Insaporire con olio tartufato e servire.

Ricetta di Antonio Zuffi – cacciatore e “gourmet amateur”

Roastbeef di capriolo

Antonio Zuffi – cacciatore e “gourmet amateur” – ci omaggia con alcune fantastiche ricette a base di capriolo.

Consigli:
Prima di iniziare qualunque ricetta occorre verificare la provenienza della carne che si andrà ad utilizzare e principalmente:

  • Corretto trattamento della spoglia al momento dell’abbattimento.
  • Rispetto delle norme igienico-sanitarie.
  • Frollatura della carcassa.

Ricetta del roastbeef di capriolo 

Ingredienti:

  •  muscolo di coscia ( fesa, sottofesa,noce)
  •  olio di oliva
  • Salvia e rosmarino
  • Brodo di capriolo
  • Un bicchierino di gin o grappa
  • Succo di limone, sale e pepe

Consiglio, almeno un giorno prima di ogni preparazione di lasciare la carne, dopo averla scongelata,avvolta in uno strofinaccio bianco di cotone per farla asciugare, ottimi i teli utilizzati in macello.

Procedimento:
Riscaldare abbondante olio d’oliva in un tegame alto una decina di centimetri, quando l’olio sarà ben caldo si appoggia delicatamente la carne, la salvia ed il rosmarino e la si fa rosolare a fuoco vivace da entrambe le parti senza forarla. Si fiammeggia con il gin o la grappa e si continua la cottura per una quindicina di minuti aggiungendo il brodo poco alla volta per evitare che si attacchi.
A cottura ultimata la si lascia riposare coperta fino al completo raffreddamento.
Al momento di servire la si taglia a fette molto sottili (max 2mm.), meglio se con l’affettatrice e dopo avere disposto le fettine in un piatto di portata abbastanza largo, la si condisce con olio d’oliva al quale avremo aggiunto alcune gocce di limone, sale, pepe, amalgamando il tutto e sbattendo la salsina (citronette) con l’aiuto di una frusta o una forchetta.
In alternativa la salsina la si fa riscaldando il fondo di cottura, si aggiunge  mezzo bicchiere di vino bianco, con l’aiuto di un cucchiaio di legno si raschia delicatamente il fondo raccogliendo gli umori della carne facendo in modo che si sciolgano uniformemente. Si riduce la salsa fino a creare un composto abbastanza denso e dopo avere spento il fuoco si aggiunge una noce di burro per ammorbidire l’intingolo e dopo averlo filtrato con un colino è pronto per l’uso.

Questa è una base importante che può essere, con l’aggiunta di frutta ( ribes, lamponi, mirtilli, mele ecc) ed altri ingredienti essere utilizzata per altre ricette. La si può conservare in congelatore.

Servire con patate al forno, spinaci selvatici al burro, carotine e spinaci saltati in padella, delicate insalatine con erbe profumate e a piacere con confetture di ribes o mirtilli